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Week-end: visitare Granada in 3 giorni

Week-end: visitare Granada in 3 giorni

L'Alhambra de Grenade au coucher du soleil depuis le mirador de San Nicolas

©jvazquezm/ Getty Images Plus

Tre giorni per esplorare l'Alhambra, passeggiare nell'Albaicín e lasciarsi conquistare dal ritmo del flamenco... Ai piedi della Sierra Nevada, Granada offre un weekend unico nel cuore dell'Andalusia!

Giorno 1: Dall’Alhambra al río Darro, un viaggio nel cuore della città moresca

  • Mattina
    Impossibile iniziare un soggiorno a Granada senza visitare l’Alhambra, gioiello dell’architettura ispano-musulmana arroccato sulle alture della città. Fondato nel XIII secolo sotto la dinastia dei Nasridi, questo complesso unico raggruppa palazzi, giardini e vestigia militari. Iniziamo dai palazzi nasridi, capolavoro assoluto dell’arte islamica. Qui si possono ammirare il Palacio del Mexuar, i cui soffitti in legno intagliato e gli azulejos sono di rara finezza, e il Palacio de Comares, con la Sala degli Ambasciatori che colpisce per la sua cupola in legno composta da circa 8.000 pezzi disposti a forma di stella! Fulcro dello spettacolo, il Palacio de los Leones e il suo patio con 124 colonne conducono alla fontana con i dodici leoni, simbolo del potere dei sultani nasridi. Proseguiamo poi con il Generalife e i suoi splendidi giardini terrazzati; vale la pena soffermarsi a passeggiare nel Patio de la Acequia, dove i bacini circondati da getti d’acqua e i cipressi creano uno scenario incantevole. Un’esperienza indimenticabile!

💡

Buono a sapersi

È bene pensare a prenotare i biglietti per i Palazzi Nasridi con largo anticipo, anche fuori stagione, poiché il numero di visitatori giornalieri è limitato.

  • Mezzogiorno
    A due passi dall’Alhambra, il ristorante Faralá accoglie i clienti in una cornice moderna per degustare una cucina andalusa piena di carattere. A pranzo, lo chef crea un menù di sette portate che unisce prodotti locali e creatività culinaria: un’introduzione perfetta ai sapori della regione!
  • Pomeriggio
    Dopo pranzo, raggiungiamo la Carrera del Darro, una delle vie più affascinanti di Granada, che alterna ponti in pietra ed edifici storici. Situata sulla riva destra del río Darro, collega la piazza di Santa Ana al Paseo de los Tristes. Passeggiamo tra le facciate barocche e classiche, ammiriamo il Palacio de los Córdova e facciamo una sosta negli antichi bagni arabi dell’XI secolo, meravigliosamente preservati.
  • Sera
    Concludiamo la giornata nel quartiere di Realejo, antico quartiere ebraico facilmente accessibile dalla piazza di Santa Ana. In via Pavaneras, soffermiamoci con lo sguardo sulla facciata fortificata della Casa de los Tiros con le sue affascinanti sculture che rappresentano dei guerrieri. Eccoci arrivati al momento della convivialità nei bar di tapas che circondano la piazza Campo del Príncipe. Basta ordinare da bere e le specialità locali arriveranno al tavolo: qui, ogni drink è accompagnato da tapas.

Giorno 2: Il centro storico di Granada, patrimonio secolare e fascino andaluso

  • Mattina
    Iniziamo la nostra esplorazione dal Centro con la Cattedrale di Granada, un gioiello rinascimentale la cui costruzione inizia nel 1518 sulle vestigia dell’antica medina. Illustrando l’evoluzione dello stile gotico verso quello rinascimentale, il suo interno rivela cappelle riccamente decorate, volte aeree e due bellissimi organi gemelli del XVIII secolo. A pochi passi di distanza, la cappella reale ospita i mausolei dei Re cattolici, Ferdinando e Isabella. Più a nord, proseguiamo verso il monastero di San Jerónimo, la cui elegante facciata testimonia lo sviluppo artistico di Granada nel XVI secolo. Torniamo verso la cattedrale e passiamo per l’Alcaicería, dove negozi artigianali e vicoli stretti ricordano i mercati tradizionali dell’epoca nasride: qui si possono trovare piccoli oggetti intarsiati e cuscini colorati.
  • Mezzogiorno
    All’ora di pranzo, appuntamento intorno alla piazza Bib-Rambla per prendere posto in una taberna Pescaito frito, pollo alla granatina o salmorejo: tramandate di generazione in generazione, le specialità andaluse sono una festa per il palato.
  • Pomeriggio
    Ci dirigiamo ora verso l’Albaicín, l’antico quartiere arabo classificato patrimonio dell’UNESCO. Le sue viuzze, fiancheggiate da case imbiancate, salgono fino al mirador de San Nicolás: da qui si può godere di una vista mozzafiato sull’Alhambra e sulla Sierra Nevada. Proseguiamo verso il Sacromonte, quartiere trogloditico in collina, famoso per le sue casas-cuevas, grotte con pareti e facciate aggiunte. Da qui, si può ammirare una magnifica vista del Generalife!
  • Sera
    È tempo di immergersi nell’anima e nella cultura di Granada con uno spettacolo di zambra, una danza flamenca nata qui, nel quartiere del Sacromonte, nel XVI secolo. Varchiamo la soglia del Zambra María La Canastera, un piccolo palcoscenico allestito in una grotta, dove si può provare l’emozione intensa di questa arte millenaria.

Giorno 3: Scienza, arte e panorami barocchi si concludono in bellezza

  • Mattina
    Due sono le possibilità per iniziare la giornata. Per chi è curioso di scienza, appuntamento al Parco delle Scienze, un entusiasmante museo interattivo con mostre divertenti, un planetario e una serra per farfalle tropicali. In alternativa, si può optare per una passeggiata nel Parco Federico García Lorca: piacevole e poco frequentato, quest’area verde ospita la Huerta de San Vicente, residenza estiva del celebre poeta (1898-1936), rimasta identica a quando vi soggiornava.
  • Mezzogiorno
    Per fare come gli abitanti di Granada, facciamo una pausa pranzo nel quartiere residenziale di Zaidín. Un luogo ideale per gustare una cucina semplice su una terrazza soleggiata, lontano dal trambusto turistico. Una piacevole esperienza di cui conservare un bel ricordo.
  • Pomeriggio
    Raggiungiamo poi il Monastero della Certosa (Monasterio de la Cartuja), capolavoro barocco arroccato su una collina a nord di Granada. La sua facciata discreta nasconde un interno di incredibile ricchezza: soffitti dorati, affreschi abbaglianti e marmi lavorati che lasciano senza parole. Non si può fare a meno di ammirare la Cappella del Sacrario, con la sua selvaggia esuberanza, e la sagrestia, con i suoi inesauribili stucchi, le sue modanature e le sue cornici spezzate.
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Come arrivare senza difficoltà

Da Zaidín, l’autobus U3 conduce direttamente ai piedi della Certosa. In auto, il monastero è facilmente raggiungibile tramite via Eudoxia Piriz; nei pressi del monastero è disponibile un parcheggio. Un percorso più agevole rispetto a quello che parte dall’Albaicín, dove il traffico è limitato.

  • Sera
    Per concludere il week-end, torniamo nel quartiere Darro, per un momento di relax presso l’Hammam Al Ándalus. In programma: bagni caldi e massaggi rilassanti in un ambiente tipicamente andaluso, con pareti scolpite con azulejos e mosaici colorati.

 

Un giorno in più?

Approfittiamone per fare un salto nei villaggi bianchi dell’Alpujarra, a un’ora da Granada. Annidati nel cuore della Sierra Nevada, questi borghi, come Pampaneira e Capileira, non mancheranno di affascinare con le loro case imbiancate e le strade acciottolate sui pendii. Un vero incanto!

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