Più materiali riciclati nelle batterie delle auto elettriche

Negli Stati Uniti, sarà presto avviata la produzione di batterie agli ioni di litio con materiali riciclati. A pari livello di efficienza, le nuove batterie avranno un’impronta CO2 molto più ridotta.
Più materiali riciclati nelle batterie delle auto elettriche
©Sergii Chernov / Shutterstock

Questa tecnologia innovativa, risultato di un accordo tra BASF e Nanotech Energy, sarà utilizzata per produrre batterie agli ioni di litio da materiali riciclati, destinate a tutta l’America settentrionale. BASF produrrà i materiali attivi del catodo, utilizzando metalli riciclati. Nanotech utilizzerà invece vari materiali riciclati per creare le celle delle future batterie agli ioni di litio. L’utilizzo di metalli riciclati nella produzione delle batterie dovrebbe ridurne l’impronta CO2 del 25% circa. I primi esemplari dovrebbero essere disponibili a partire dal 2024. Ma non è tutto: anche American Battery Technology Company (ABTC), una start-up specializzata nel riciclo, recupererà le materie prime raccolte da Nanotech, come nichel, cobalto e manganese, per attuare i propri progetti.

L’annuncio della partnership BASF/ Nanotech Energy fa eco a quello dell’azienda svedese Northvolt, che ha recentemente presentato un prototipo di batteria basata su metalli riciclati (cobalto, nichel, manganese). L’azienda, che collabora in particolare con Volkswagen, ha tuttavia ammesso che sarà difficile produrre questo tipo di batterie su larga scala prima del 2030.

I due progetti nascono dalla pressante esigenza di soddisfare la domanda sempre crescente di nuove batterie e, ovviamente, anche da preoccupazioni ambientali. Le batterie installate oggi nelle auto elettriche sono di gran lunga il componente più dannoso per l’ambiente, se non altro per la quantità di materiali rari utilizzati e per i rifiuti generati. È quindi essenziale avviare grandi programmi di riciclo.

Oltre ai produttori, anche le case automobilistiche sono particolarmente interessate al riciclo delle materie prime necessarie per la produzione delle batterie che equipaggeranno i loro veicoli elettrici. È il caso, ad esempio, di Renault, che intende riciclare a circuito chiuso i metalli delle sue batterie elettriche in fine vita.