Gli splendidi villaggi bianchi dell’Andalusia

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Muri a calce, vicoli tortuosi, fortezze arroccate... Da Cadice a Malaga, nel sud della Spagna, i borghi bianchi dell'Andalusia sfoggiano un fascino senza tempo. Si visitano a piedi per apprezzare, a ogni angolo, la bellezza di questo patrimonio ereditato dai secoli passati.
Nella provincia di Cadice, la Routa de los pueblos blancos (la Strada dei Villaggi bianchi) forma un itinerario spettacolare che, per oltre 120 chilometri, collega una ventina di borghi aggrappati alla roccia. Ci si sposta tra passi montani e valli, nel cuore di panorami boscosi e rocciosi, fino a incontrare paesi dominati dalle loro rocche medievali. In ciascuno, si ritrova un frammento di storia, segnato dall’eredità musulmana, dalle tradizioni rurali e dalla vita mediterranea.
Arcos de la Frontera, promontorio sulla valle del Guadalete
La prima tappa, Arcos de la Frontera colpisce al primo sguardo: costruite su un promontorio che sovrasta la valle del Guadalete, le sue case bianche sembrano emergere dalla falesia. Questa immagine incredibile ricorda l’epoca in cui la città, considerata inespugnabile, divenne capitale di un piccolo regno berbero nell’XI secolo.
Percorrendo le ripide stradine, raggiungiamo la chiesa di San Pedro, sospesa sul bordo del precipizio, poi verso Santa María de la Asunción, la cui facciata scolpita mescola stile gotico e barocco. Dai punti panoramici, la vista abbraccia campi di avocado, le anse del fiume e i declivi ricoperti di ulivi.
Le vie strette rendono difficile la circolazione. Per parcheggiare, si consiglia di utilizzare il parcheggio del Paseo de Andalucía, nella città alta, o nell’area intorno a Plaza de España, nella parte bassa.

Le village d'Arcos de la Frontera (Andalousie, Espagne)
Grazalema, borgo bianco addossato al Peñón Grande
Lungo la A-372, la strada si inerpica con una serie di tornanti attraverso la Sierra de Grazalema. Si attraversano pendii che alternano aree ricoperte di querce e nuda roccia, finché i versanti si restringono e la vegetazione diventa più fitta. Ecco che appare il villaggio di Grazalema, annidato ai piedi del Peñón Grande, le cui pareti dominano i tetti rossi.
Qui percorriamo un dedalo di viuzze ereditato dall’epoca almohade, con passaggi stretti, scale ripide e case fiorite. All’uscita del borgo, i sentieri si snodano sotto gli abeti di Spagna, una specie endemica della regione. Qui si avverte la freschezza di un microclima eccezionale, il quale fa di Grazalema una delle località più umide della Spagna.

Le village de Grazalema (Andalousie, Espagne)
Zahara de la Sierra, borgo fortificato a strapiombo sul Guadalete
Uscendo da Grazalema, si attraversa il valico di Las Palomas per poi scendere verso Zahara de la Sierra, bastione medievale innalzato su un promontorio roccioso. Nel villaggio, percorriamo le viuzze in pendenza attorno alla chiesa di Santa María de la Mesa. Un sentiero ripido conduce alla torre merlata del XII secolo, vestigia di una fortezza nasride.
Da questo punto, si può ammirare uno splendido panorama sul serbatoio di Zahara-El Gastor, un lago artificiale alimentato dal Guadalete, e sui rilievi circostanti. Zahara costituisce inoltre un ottimo punto di partenza per le escursioni alla Garganta Verde, una gola dove si vedono planare i grifoni.
Imbiancate a calce ogni primavera, le facciate bianche delle case abbassano la temperatura interna di diversi gradi. Questa pratica andalusa, ereditata dall’epoca musulmana, viene tramandata fin dal X secolo.

Le village de Zahara de la Sierra (Andalousie, Espagne)
Olvera, borgo bianco in altura sulla Vía Verde de la Sierra
Seguendo la A-384, raggiungiamo Olvera, celebre borgo bianco adagiato su una collina. Il suo profilo è caratterizzato da due monumenti: il castello triangolare del XII secolo, edificato dai Nasridi, e la chiesa neoclassica, costruita nel Settecento dove un tempo sorgeva una moschea.
Si passeggia quindi fino all’antica stazione, punto di partenza della Vía Verde de la Sierra. Questo percorso di 36 chilometri, ricavato da una linea ferroviaria incompiuta, conduce, in bicicletta o a piedi, attraverso gallerie, viadotti e uliveti.
A Olvera, La Tarara celebra le ricette andaluse. Qui si può degustare un salmorejo, servito tiepido con olio d’oliva e pane, oppure un ajo blanco, la vellutata fredda di mandorle dalla consistenza cremosa.

Le village d'Olvera (Andalousie, Espagne)
Setenil de las Bodegas e le sue facciate trogloditiche incastonate nella roccia
Tra i borghi bianchi dell’Andalusia, il più soprendente di tutti è indubbiamente Setenil de las Bodegas. Scavato in una fenditura calcarea della Serranía de Ronda, il borgo è stato costruito sotto la roccia. Sulle Calle Cuevas del Sol e Cuevas de la Sombra, ampi strapiombi rocciosi fungono da tetto alle abitazioni e mantengono una penombra fresca.
Attorno, si distinguono i resti della chiesa di Nuestra Señora de la Encarnación, costruita nel XVI secolo su un’antica moschea. Le cantine, un tempo piene di giare di vino e olio, ospitano ora bar e ristoranti, preziosi rifugi contro la calura.

Le village de Setenil de las Bodegas (Andalousie, Espagne)
Ronda, l'antico villaggio diventato capitale della Serranía
Percorrendo la A-367, si giunge a Ronda, tappa imperdibile della Strada dei Borghi Bianchi d’Andalusia. La città domina le gole del Tajo, profonde 100 metri e modellate dal río Guadalevín. Attraversando il Puente Nuevo, il monumentale ponte del XVIII secolo, si può contemplare il canyon dal belvedere adiacente.
All’interno del centro storico, si cammina tra mura e Bagni arabi, e in seguito si percorrono le stradine bianche fino alla Plaza de Toros, che è una delle più antiche di tutta la Spagna. All’ombra della Chiesa Santa María la Mayor, si percepisce la ricchezza del passato di Ronda prima di raggiungere i belvedere aperti sulla campagna andalusa.

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Dopo le montagne di Cadice, l’itinerario prosegue nella provincia di Malaga. Su circa 160 chilometri, da Casares à Frigiliana, ci si muove su strade panoramiche sopra il Mediterraneo, attraversando piantagioni di avocado e mango e circa una mezza dozzina di paesi arroccati. Questi villaggi, meno difensivi di quelli di Cadice, si sviluppano su terrazze attorno a piazze fiorite e belvedere rivolti verso il mare.
Casares, borgo arroccato sulle pendici della Sierra Crestellina
Dalla strada, Casares appare come una piramide bianca addossata alla Sierra Crestellina. Costruito a gradoni e seminascosto dalla vegetazione, il villaggio è attraversato da sorgenti e lavatoi. Salendo le ripide scale si raggiunge il centro storico fino alle rovine dell’antica fortezza.
Le strette viuzze si insinuano tra case coperte da tegole color ocra e collegate da passaggi a volta. A quel punto il mare si svela in profondità e si può scorgere, se il tempo è limpido, la Rocca di Gibilterra.

Ruelle dans le village de Casares (Andalousie, Espagne)
Mijas, borgo bianco affacciato sul Mediterraneo
Dalla N-340, prendiamo al deviazione verso Frigiliana e percorriamo la MA-5105, una strada a tornanti fiancheggiata da frutteti tropicali che scende verso la costa. Il borgo si estende sui ripidi pendii della Sierra de Almijara, con le sue case bianche rivolte verso il mare.
Esploriamo il quartiere moresco, rimasto fedele al suo tracciato medievale a spirale, con le strade acciottolate, i patio decorati e mosaici murali che ricordano la rivolta delle Alpujarras del XVI secolo. Anche in questa zona, molti punti panoramici permettono di godere di una vista eccezionale sul Mediterraneo.

Le village de Mijas (Andalousie, Espagne)
Frigiliana, borgo fiorito sulle pendici della Sierra de Almijara
Dalla N-340, prendiamo al deviazione verso Frigiliana e percorriamo la MA-5105, una strada a tornanti fiancheggiata da frutteti tropicali che scende verso la costa. Il borgo si estende sui ripidi pendii della Sierra de Almijara, con le sue case bianche rivolte verso il mare.
Esploriamo il quartiere moresco, rimasto fedele al suo tracciato medievale a spirale, con le strade acciottolate, i patio decorati e mosaici murali che ricordano la rivolta delle Alpujarras del XVI secolo. Anche in questa zona, molti punti panoramici permettono di godere di una vista eccezionale sul Mediterraneo.
Uno dei più bei sentieri di trekking della regione: da Frigiliana, il GR 242 conduce Nerja su un tratto di 14,6 chilometri, attraverso frutteti, dirupi boscosi e panorami marini. Un itinerario segnalato, ideale in primavera o al mattino presto.

Le village de Frigiliana (Andalousie, Espagne)
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