Uso improprio degli abbaglianti: cosa dice la legge?

Sebbene garantiscano una visibilità ottimale durante la guida in orari notturni, i fari abbaglianti non devono essere accesi in modo indiscriminato. Quando si possono utilizzare? Cosa si rischia in caso di uso improprio? Rispondiamo a tutte le domande in merito ai fari abbaglianti.
Uso improprio degli abbaglianti: cosa dice la legge?
©valentinrussanov/iStock

Quando si possono usare i fari abbaglianti?

I fari abbaglianti (o proiettori di profondità) costituiscono un sistema di illuminazione che consente di vedere fino a una distanza di 100 metri. Possono o devono essere accesi di notte nei seguenti casi:

  • quando si sta guidando fuori dai centri abitati e l’illuminazione non è sufficiente;
  • quando si vuole fornire ad altri utenti informazioni su pericoli o incidenti;
  • quando si vuole segnalare l’intenzione imminente di effettuare un sorpasso;
  • se si è soli lungo la strada.

Quando è vietato l’uso degli abbaglianti?

Per evitare il rischio di abbagliamento ai danni di altri conducenti, l’uso di questi fari è vietato se:

  • si guida su una strada illuminata o in una galleria illuminata;
  • si incrocia un utente della strada che percorre il senso di carreggiata inverso;
  • si è dietro un veicolo che precede a breve distanza (tranne che, brevemente e con lampeggiamento, per indicare l’intenzione di sorpassare).

Cosa si rischia per un uso improprio dei fari abbaglianti?

L’uso corretto dei fari è specificato dall’articolo 153 del Codice della Strada.

Se non li spegnete quando incrociate un altro utente della strada, siete passibili di una multa il cui valore può oscillare dagli 84 fino a 335 euro, a cui si somma la decurtazione di tre punti patente. In caso di violazioni diverse relative all’articolo del Codice della Strada in materia di segnalazioni luminose si può invece incorrere in sanzioni da 41 a 168 euro.

Strettamente regolamentato dalla legge, l’uso corretto degli abbaglianti si rivolge sia al comfort di guida che alla sicurezza.