Dodicimila tombe ma quasi certamente 80.000 corpi: poiché il culto proibiva l'esumazione dei corpi sepolti, le bare furono sovrapposte su una dozzina di livelli. Qui, gli umili riposano accanto alle personalità più illustri, come il rabbino Loew (1512-1609), creatore del Golem rievocato da Gustav Meyrink in un romanzo del 1915, o Mordecai Maisel (1528-1601), eroe del romanzo di Leo Perutz, La notte sotto il ponte di pietra (1953), finanziere e interlocutore privilegiato di Rodolfo II.