Questo museo moderno è degno di nota per la sua collezione ma anche per la sua architettura. L'edificio - costruito con pietra locale, alberi della zona e mattoni che evocano un tradizionale accampamento di Shitike Creek - presenta all'entrata un rivolo d'acqua simbolico che scorre nella roccia basaltica di origine vulcanica. La visita del museo fa sorgere l'interrogativo di come tre tribù così diverse tra loro come i Wasco, i Paiute del Nord e i Warm Springs (Sahapto) abbiano potuto trovare un'intesa comune per creare le Tribù Confederate di Warm Springs. Dopo un film di introduzione della durata di otto minuti, si ammira un muro formato da incisioni rupestri e si entra in una saletta video dove i membri delle tribù presentano canzoni e balli tradizionali. La mostra principale comprende una delle più vaste collezioni degli Stati Uniti di cimeli tribali e fotografie di Indiani d'America. Oltre a lavori con le perline, cestini e ceramiche, vengono presentate le piante tradizionali usate per nutrirsi, le pratiche legate alla caccia alla pesca e le cerimonie rituali. Un villaggio con abitazioni tradizionali è seguito da una panoramica sulle principali fasi nelle relazioni tra Indiani e governo degli Stati Uniti, con particolare attenzione al trattato del 1855 che creò la riserva indiana, alla legge del 1934 (Indian Reorganization Act) che conferì un'autonomia parziale alle tribù indiane e ai problemi dell'età moderna legati alla gestione dei settori del legno e dell'industria idroelettrica.