Il nome deriva dalle vigne che vi si trovavano nel Duecento, quando i francescani vi costruirono una prima chiesa. L'edificio attuale (1534) è opera del Sansovino. La facciata, ispirata a un tempio classico, è del Palladio. Il, uno dei più alti di Venezia, ricorda quello di San Marco. All'interno spiccano un'opera giovanile di Tiepolo, i Quattro Evangelisti, una Vergine con bambino del Veronese, e la Vergine col Putto, santi e donatore di Giovanni Bellini.