Due nomi sono associati a Saqqara e al complesso di Zoser: il primo è Imhotep, architetto capo di questo monumentale complesso funerario eretto alla gloria del re Zoser (III dinastia); il secondo è l'archeologo Jean-Philippe Lauer che vi dedicò la propria vita. Il complesso era delimitato da un recinto di 15 ettari (ammirate sulla facciata interna l'interessante «muro dei Cobra»). Gli edifici interni hanno tutti una funzione rituale: la tomba del Sud, sotto la quale si trovano le camere funerarie, il tempio dell'Heb-Sed, dove il faraone veniva a rigenerarsi prima del suo passaggio nell'al di là, il serdab, che custodiva la statua a grandezza reale del defunto (oggi al Museo Egizio del Cairo), e infine la piramide.