Arturo Sherrer (1881-1956), commerciante in tessuti e appassionato di viaggi, ha creato qui un giardino unico in cui una vegetazione esuberante nasconde costruzioni esotiche: una copia dell'Érechthéion, un tempio egizio, una casa araba, un padiglione del tè siamese... Il circuito regala anche una bella vista sul lago.