Questo museo immerge il visitatore nella macchina infernale dell'apartheid, con le sue ineguaglianze, la sua violenza e la sua repressione: una politica coloniale di segregazione razziale organizzata, strutturata, istituzionalizzata e imposta dai «bianchi» durante tutto il Novecento. Il museo evoca inoltre la tenacia di uomini, essenzialmente «non-bianchi», che intrapresero una lotta mortale nella speranza di ottenere uguaglianza, giustizia, democrazia ed un futuro migliore.