La chiesa presenta una navata unica che ha conservato uno splendido pavimento in maiolica, purtroppo molto rovinato, attribuito al palermitano Niccolò Sarzana. Dal matroneo, un tempo riservato alle suore di clausura del convento annesso, si ha uno scorcio complessivo della chiesa e si può ammirare il piccolo cancello di ferro battuto finemente lavorato. L'abside è decorato da bellissimi stucchi di Bartolomeo Sanseverino.