Interamente scavato nella roccia, il più famoso tra i templi eretti da Ramesse II deve la sua sopravvivenza all'egittologa Christiane Desroches Noblecourt e all'Unesco che, durante la costruzione della diga di Assuan, ne finanziò lo spostamento al riparo delle acque. Colpisce per la facciata monumentale, dove si trovano in posizione seduta i quattro colossi del faraone, sormontati dal nemes e dotati della barba posticcia. All'interno osservate i bassorilievi che raffigurano le conquiste militari di Ramesse II (battaglia di Qadesh, in particolare).