Iscrivendo Corfù sulla lista del Patrimonio mondiale per il suo carattere "eccezionale", l'Unesco ha voluto celebrarne l'incredibile mosaico di culture. Il suo patrimonio greco e bizantino si è infatti arricchito, dal XIV sec., dell'impronta del Leone di San Marco, della presenza francese nel XIX sec. o dei suoi protettori britannici. Eppure Corfù resta greca e coltiva la sua identità. Anche se oggi il turismo di massa è piuttosto invadente, basta allontanarsi dai sentieri battuti per scoprire il volto più autentico dell'isola.