Nel cuore di un borgo da cartolina, da diverse generazioni la famiglia Musso accoglie i clienti con quella serietà e professionalità tipicamente sabaude. E, soprattutto, con una cucina davvero interessante. Se per nonna Gemma e mamma Sandra la tradizione regionale era sempre al centro dei piatti, oggi Massimiliano esprime la sua passione per l’Oriente — dove ha lavorato e ama viaggiare — attraverso una linea moderna e quasi fusion. Ecco allora la ricciola, pulita in stile giapponese e cotta sullo yakitori, ad accompagnare una variazione di zucchine dell’orto di famiglia, oppure il dessert a base di yuzu. Tanto pesce, quindi, ma senza mai interrompere il legame con il passato, ben rappresentato dai plin tradizionali e dal risotto signature, che non compaiono quasi mai in carta ma vengono proposti a voce. Da non dimenticare, in stagione, i grandi classici serviti con tartufo bianco. La carta dei vini valorizza i grandi piemontesi, accanto a etichette più giovani e dinamiche; tra i Baroli spiccano anche alcune bottiglie risalenti agli anni Settanta.