Su questa desolata collina desertica, in strati formatisi 200.000 anni fa gli scavi hanno portato alla luce utensili appartenuti a uomini primitivi che abitavano lungo le sponde di un lago ricco di selvaggina, che occupava la parte orientale e meridionale della pianura. Il sito offre un'eccellente introduzione all'organizzazione logistica e agli aspetti tecnici di uno scavo archeologico. I manufatti ritrovati hanno portato a formulare l'ipotesi della presenza nel continente americano di una specie umana precedente all'homo sapiens, che sarebbe penetrata nel Nord America circa 20.000 anni fa attraverso la Beringia, il ponte di terra un tempo esistente sullo stretto di Bering. Louis S.B. Leakey, che scoprì alcuni dei più antichi resti umani all'Olduvai Gorge nell'Africa orientale, riteneva che il sito di Calico fosse una sorta di officina di strumenti litici. La visita inizia dal piccolo centro visitatori, in cui vengono esposti vari reperti. I tour condotti da archeologi partono dalla baracca che Leakey usò come quartier generale degli scavi e continua con pozzi più o meno grandi, alcuni dei quali raggiungono i 9 m.