La Casa della Caccia prende il nome da un mosaico, oggi quasi completamente scomparso, dove veniva raffigurata una scena di caccia, testimonianza dell'abbondante selvaggina che si trovava un tempo intorno a Bulla Regia. Nel piano sotterraneo (5,15 m sotto il livello del suolo) si aprono varie stanze in cui è ancora perfettamente visibile il pavimento. Nelle camere si osservano delle piccole piattaforme decorate con mosaici, che indicano il posto dove si trovavano i letti. Il peristilio è composto da otto colonne con capitelli corinzi (le colonne salivano probabilmente fino al piano superiore). Si noti la copertura a volta costruita con una tecnica particolare che utilizzava tubi in terracotta incastrati gli uni negli altri.