Al primo piano di un bel edificio che affaccia sulla rinascimentale Basilica Palladiana, Matteo Grandi ed Elena Lanza vi accolgono in una sala contemporanea e signorile, mentre dalla finestra fa capolino uno scorcio della piazza. Lo chef punta su di una nuova formula di menù, essenziale e... alla cieca: si può scegliere, infatti, solo il numero delle portate (indicativamente 3 o 5 o 8) e Matteo, a quel punto, servirà piatti deliziosi, preparati con gli ingredienti migliori trovati al mercato in giornata, per cui, ovviamente, le proposte potrebbero cambiare anche quotidianamente; fissi rimangono - per fortuna - la sua perizia, l'intento di toccare la materia prima il meno possibile, qualche sfumatura asiatica (derivante dalle esperienze passate in Cina), così come gli ottimi lievitati. Accoglienza e servizio rimangono nelle buone mani di Elena, sostenuta da una valida cantina e dal sommelier.