Siamo all'interno della tenuta Capodifiume, un microcosmo con la fonte dell'omonimo fiume Trabe e la centrale idroelettrica a cui il suo scorrere dà vita (breve ma significativa visita prima di cena, accompagnati dallo squisito personale di sala). Ci si accomoda in cantina per l'aperitivo e i canapè di benvenuto, per passare poi nei curati ambienti interni e tanta bellezza si trasforma in sensibilità per l'ambiente, incarnata in diverse iniziative a sua difesa. Tuttavia, a colpirvi saranno non solo la cucina di Marco Rispo, declinata in due menù degustazione, innervata della passione per il territorio e i suoi prodotti, tra cui certamente non può mancare il latte dell'animale simbolo della zona e il piatto iconico relativo (Bufala bufala bufala), ma anche le cure e i piccoli vizi che vi saranno concessi dal bravissimo maitre-sommellier Simone Munzillo e dai suoi collaboratori. Insomma, vi divertirete con una sequenza di piatti raffinati e saporiti, mai cervellotici, felicemente ispirati alle tradizioni campane con ampio utilizzo di ingredienti stagionali territoriali.