10 idee infondate sul GPL

Il GPL (gas di petrolio liquefatto) è un tipo di carburante che fatica a diffondersi, anche se i suoi vantaggi sono innegabili. Più ecologico e meno costoso rispetto alla benzina e al diesel, è di concreto interesse per i guidatori che utilizzano quotidianamente il proprio veicolo. Il GPL merita dunque davvero la sua cattiva reputazione? Ecco 10 convinzioni erronee su questo carburante.
10 idee infondate sul GPL
©FrankRamspott/iStock

Rischio di esplosione

L’idea sbagliata più comune sul GPL è che sia pericoloso e che il suo utilizzo comporti un maggiore rischio di esplosione. Tuttavia, sebbene tali incidenti si siano realmente verificati alla fine degli anni ’90, da allora i produttori hanno incorporato dispositivi di sicurezza che rendono questi episodi molto rari.

Parcheggi sotterranei e gallerie vietate

Chiunque avrà notato il pannello che vieta ai conducenti di veicoli a GPL di accedere a gallerie o parcheggi sotterranei. Tuttavia, di solito il cartello riporta la dicitura “autoveicoli con impianto privo di sistema di sicurezza conforme”. La stragrande maggioranza dei veicoli a GPL ne è però dotata dal 2001. Il divieto non ha quindi più ragion d’essere.

Nota: ci possono essere eccezioni nei territori stranieri, in quanto soggetti alle norme locali.

Le stazioni di rifornimento sono rare

In Italia ci sono attualmente oltre 4900 stazioni di rifornimento al pubblico per il GPL. Questo livello di diffusione è sufficiente a garantire la fornitura in tutto il territorio nazionale. Gli autoveicoli a GPL che circolano in Italia sono oltre 3 milioni.

L’autonomia è limitata

Come per qualsiasi altro veicolo, l’autonomia di un veicolo a GPL è definita dalla capacità del suo serbatoio. L’autonomia di un’auto a GPL è praticamente uguale a quella di un’auto a benzina, con una media di 450 km. Inoltre, la maggior parte delle auto a GPL è bi-carburante, il che significa che possono essere commutate in modalità benzina se necessario, prolungando così ulteriormente l’autonomia del veicolo.

Il serbatoio occupa molto spazio

Forse è stato così per i primi modelli di veicoli a GPL. Da allora, i produttori hanno migliorato le loro realizzazioni per offrire auto con un ampio bagagliaio che non ha nulla da invidiare alle auto a benzina o diesel.

I veicoli sono costosi da acquistare

Le auto a GPL costano in media 2000 euro in più rispetto ai modelli a benzina. Il costo aggiuntivo è però compensato dal prezzo del carburante, poiché il GPL è più economico del 40-50% rispetto alla benzina o al diesel.

La conversione al GPL è costosa e complicata

La conversione al GPL deve assolutamente essere effettuata da un professionista, ma non è complicata. Il prezzo per la conversione in un’officina può arrivare a 3000 euro. L’investimento viene rapidamente recuperato grazie al successivo risparmio di carburante.

Difficoltà di rivendita

Sebbene i veicoli a GPL siano un po’ frenati dalla loro cattiva reputazione, sono ancora molto richiesti, soprattutto nel contesto dell’aumento dei prezzi del petrolio.

La manutenzione è più onerosa e complessa

I moderni veicoli a GPL hanno gli stessi requisiti di manutenzione delle altre auto, indipendentemente dalla cilindrata. Anche il costo è simile, tranne che per i modelli molto vecchi.

Non è così ecologico come si dice

In quanto combustibile fossile, il GPL è realmente molto più ecologico della benzina, del gasolio e del diesel. Riduce in media del 15% le emissioni di diossido di carbonio. Inoltre, le auto che funzionano a GPL sono classificate come Euro 4 o più.

Siamo riusciti a convincervi riguardo ai vantaggi del GPL? Non resta che decidere: anche se l’offerta di veicoli a GPL sembra ancora limitata, lo sviluppo di questo carburante a livello europeo sta incoraggiando i costruttori a proporre sempre più modelli attinenti.