Per la prima volta in Europa, calano le vendite delle ibride plug-in

Nel terzo trimestre 2022, il mercato automobilistico europeo ha visto per la prima volta diminuire la quota delle ibride plug-in, mentre le ibride leggere e le auto elettriche hanno continuato a guadagnare terreno.
Per la prima volta in Europa, calano le vendite delle ibride plug-in
©otomobil / Shutterstock

In un mercato europeo in cauta ripresa, dopo lunghi mesi di crisi, le ibride plug-in (PHEV) hanno rappresentato l’8,5% delle vendite di veicoli nuovi tra luglio e settembre, ha dichiarato l’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA).

Le vendite di ibride plug-in, auto dotate di un motore a combustione e di un piccolo motore elettrico, sono diminuite del 6% rispetto all’anno precedente, con 184.000 veicoli venduti. Questi modelli hanno subito forti cali nei mercati francese e italiano, finora caratterizzati da un’elevata domanda, ma sono rimasti in equilibrio in Germania.

Secondo molti esperti, gli ibridi plug-in combinano gli svantaggi dei motori a combustione (inquinamento atmosferico) con quelli dei motori elettrici (peso e prezzo elevati, dovuti ai due motori).

Se non ricaricate regolarmente, queste auto registrano consumi di carburante molto elevati. Ma gli automobilisti che percorrono lunghe distanze, in autostrada e in città, considerano le ibride plug-in ancora una valida alternativa al diesel.

Le vendite di auto a benzina e diesel hanno continuato a diminuire leggermente, dopo i forti cali dei trimestri precedenti: le auto a benzina restano al primo posto delle vendite, con una quota di mercato del 37,8%, ma perdono il 3,3% su un anno, con 823.000 veicoli venduti.

Le vendite di veicoli diesel sono scese del 4,7%, a 361.000 unità, e rappresentano ora solo il 16,5% del mercato.

Si prevede che queste cifre continueranno a diminuire gradualmente fino al 2035: in ottobre, l’UE ha infatti fissato per questa data il passaggio del mercato automobilistico a zero emissioni di gas di scarico, con l’entrata in vigore del divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel.

Mentre il mercato automobilistico è ancora frenato dalla carenza di microchip, i produttori si sono concentrati sulla produzione di modelli elettrici e ibridi, in costante crescita.

I modelli completamente elettrici rappresentano ora l’11,9% del mercato, pari a 259.000 auto vendute (+22% rispetto all’anno precedente), con forti incrementi nel trimestre in tutti i principali mercati, ad eccezione dell’Italia.

Le ibride leggere, che si ricaricano durante la guida, sono cresciute del 6,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 492.000 unità e una quota di mercato del 22,6%.

Il boom delle auto elettriche potrebbe favorire soprattutto la Spagna, secondo uno studio pubblicato dalla società Inovev. L’arrivo di nuovi modelli del marchio Cupra, appartenente al gruppo Volkswagen, ma anche della piccola 208 elettrica di Peugeot, potrebbe rendere il paese il primo produttore europeo di auto elettriche, davanti alla Germania e alla Francia, con una produzione stimata di 1,6 milioni di auto nel 2030.

Anche la produzione francese potrebbe raddoppiare tra il 2023 e il 2030, superando le 800.000 unità elettriche.