Furto di pezzi di ricambio: a quale risarcimento si ha diritto?

Il fenomeno del furto di componenti di ricambio per auto e moto è aumentato negli ultimi anni. Cosa fare se si è vittime di un furto? A quale risarcimento si ha diritto? ViaMichelin fa il punto della situazione.
Furto di pezzi di ricambio: a quale risarcimento si ha diritto?
©richard johnson/iStock

Quali sono i pezzi di ricambio rubati più di frequente?

Accessibili e facili da trasportare, i pezzi di ricambio costituiscono una fiorente opportunità per i ladri che prendono di mira i veicoli parcheggiati all’esterno, allo scopo di alimentare un florido mercato nero. Fari, pneumatici, cerchioni, tergicristalli, specchietti, paraurti: tutti i tipi di pezzi di ricambio e di carrozzeria possono essere rubati.

I furti di marmitte catalitiche, in particolare, sono in netta ascesa. Il motivo? I pochi grammi di metalli rari e preziosi che contengono (rodio, palladio, oro, platino), i cui prezzi stanno raggiungendo livelli record, fanno gola a tanti soggetti.

Da sottolineare: il furto di accessori o parti relative al funzionamento del veicolo non deve essere confuso con il furto di oggetti situati all’interno dell’auto mediante effrazione.

Quali sono le misure da adottare in caso di furto di pezzi di ricambio?

Il primo passo è denunciare il furto alla polizia entro 24 ore. Si hanno inoltre 3 giorni di tempo per informare la compagnia di assicurazione fornendo loro la denuncia (di persona o preferibilmente tramite lettera raccomandata).

Come funziona il risarcimento assicurativo?

Con la semplice assicurazione RCA non si ha diritto ad alcun risarcimento, a meno che non sia stata aggiunta la garanzia accessoria contro furto e incendio (o solo furto).

In quest’ultimo caso, il risarcimento dipenderà dal contesto:

  • il veicolo non viene rubato: molto probabilmente non si ha diritto ad un rimborso, a meno che nel proprio contratto non sia prevista questa opzione
  • il veicolo non viene ritrovato: risarcimento se si ha la copertura opzionale aggiuntiva;
  • il veicolo viene ritrovato, con danni o con alcune parti rimosse: il risarcimento, se non ancora avvenuto, può essere concesso o meno in base ad una valutazione compiuta dal perito nominato dall’assicurazione.

Se non è possibile parcheggiare l’auto o la moto in un’area protetta, è bene controllare la propria polizza assicurativa: una copertura aggiuntiva è indispensabile per il risarcimento in caso di furto dell’auto (completo o riferito solamente ai pezzi di ricambio).