Assicurazione auto: chi può guidare la mia auto?

Chi altro può guidare l’auto oltre al proprietario? La domanda sorge spontanea nel momento in cui si stipula una polizza assicurativa. Conducente unico, guida esperta, guida libera: ecco i dettagli per poter utilizzare il veicolo in tutta tranquillità a fini assicurativi.
Assicurazione auto: chi può guidare la mia auto?
©kali9/iStock

Tipologia di guida del veicolo assicurato

Le compagnie di assicurazione prevedono solitamente tre diverse formule di guida, la cui scelta va indicata nell’atto della sottoscrizione del contratto, ovvero:

  • guida esclusiva
  • guida esperta
  • guida libera

Nel primo caso il mezzo può essere condotto da una sola persona. La polizza viene calcolata in base al profilo di rischio del soggetto, quindi, se si tratta di un individuo già esperto, il risparmio sulla polizza può essere importante. Bisogna però tenere in conto che l’assicurazione può rivalersi sull’intestatario della polizza, se avviene un incidente con una persona diversa alla guida, quindi è una formula che va scelta solo se si è davvero sicuri di non prestare mai l’auto a nessun’altro. Nel secondo caso il veicolo può essere guidato anche da altre persone, purché abbiano di norma almeno 25 anni di età (in alcuni casi anche 23 e due anni di patente all’attivo), cioè siano considerati soggetti a basso rischio, in quanto esperti. In caso di incidente la compagnia di assicurazione può rivalersi sull’assicurato solo se il sinistro è provocato da un guidatore che non rientra nel parametro indicato, quindi verosimilmente da un neopatentato. La terza opzione invece prevede che chiunque in possesso di regolare patente possa condurre il mezzo, indipendentemente dall’età. È l’alternativa più valida per chi desidera poter concedere l’auto a chiunque senza limitazioni e con copertura assicurativa sempre attiva.

La guida libera prevede un costo più alto, data la maggiore possibilità di incidenti derivata dalla facoltà per chiunque di guidare il mezzo, neopatentati compresi. La formula di guida può anche essere modificata in un momento successivo alla stipulazione del contratto.

Responsabilità in caso di incidente

In caso di sinistro con colpa è il proprietario del mezzo interessato ad avere la responsabilità oggettiva (con aumento della classe di merito), anche qualora il veicolo sia guidato da un’altra persona. Diverso è però il caso in cui l’incidente comporti vittime, feriti e responsabilità penali, le quali sono esclusivamente a carico del conducente. Se invece avviene un incidente per colpa altrui, il proprietario del mezzo è tutelato, così come la persona che guidava effettivamente l’auto al momento del fatto, a condizione che avesse il diritto di farlo secondo la formula di guida dell’assicurazione del mezzo. Nel caso delle multe, qualsiasi sanzione verrà recapitata direttamente al proprietario del mezzo, il quale però ha la facoltà di indicare un guidatore diverso al momento del fatto, il che si rivela importante nel caso di decurtazione dei punti della patente.

Prestito dell’auto

Al di fuori dello specifico contesto assicurativo, il Codice della Strada stabilisce che a livello generale chiunque può mettersi alla guida di un’auto intestata a qualcun altro, purché ciò avvenga per un periodo di tempo limitato e non in maniera regolare. In caso di rapporti di familiarità o convivenza, non ci sono però confini temporali da rispettare. Se invece si parla di prestito a persone non della famiglia e non conviventi, dopo 30 giorni di utilizzo continuativo scatta l’obbligo di annotare il nome del conducente sulla carta di circolazione, pena una sanzione pecuniaria abbastanza salata.

In caso di dubbi sulle formule di guida o sull’eventualità del prestito del mezzo, è sempre bene contattare la propria compagnia assicurativa per verificare l’attuale copertura e, se necessario, stipulare un’opzione che consenta di permettere ad altri l’uso del veicolo senza eccessive preoccupazioni.